E’ stato approvato definitivamente al Senato il decreto sostegni bis che prevede tra l’altro il passaggio degli operatori socio sanitari nel ruolo socio sanitario.

E’ finalmente legge e finalmente gli OSS escono dal ruolo tecnico dov’erano ingiustamente relegati da vent’anni e hanno ottenuto il ruolo socio-sanitario. La votazione al Senato è stata schiacciante, i si sono stati 213 contro 28 no.

Finalmente queste figure, indispensabili per l’integrazione socio-sanitaria, vengono valorizzate con il giusto riconoscimento giuridico.

E’ ora necessario lavorare ancora per la categoria degli operatori sociosanitari/sanitari affinché il percorso formativo sia univoco, superando l’attuale frammentarietà di insegnamento a livello regionali.

Ma…

Chi è l’OSS (Operatore – Socio – Sanitario) ?

L’Operatore Socio Sanitario aiuta le persone a soddisfare i propri bisogni fondamentali. Favorisce il benessere e l’autonomia di coloro che vivono una condizione di difficoltà a casa, in ospedale o nelle strutture residenziali dove vivono. Curare la persona e non solo la malattia significa che il personale, in primo luogo i medici, gli infermieri e tutti coloro che hanno un approccio diretto con la persona in difficoltà, debbono assumersi l’onere di aggiornare le proprie competenze innanzitutto sul piano psicologico e relazionale, non con freddezza e tecnicismo, ma  iniziando a fare i conti con un  cambiamento profondo dell’etica professionale, della considerazione che hanno della persona bisognosa del loro aiuto, del proprio stesso vissuto come persone che hanno il potere di guarire.

È un operatore dell’area socio-sanitario chiamato a svolgere una serie di interventi
integrati di:
– assistenza diretta alla persona
– aiuto complementare alle attività di assistenza e tutela svolte da altri operatori per il miglioramento delle condizioni di vita, igieniche e relazionali dell’assistito nei servizi domiciliari e nelle strutture tutelari.

Cosa fa l’OSS ?

L’Operatore Socio Sanitario deve saper capire le necessità della persona con cui lavora, valutare cosa le serve e dare delle risposte adeguate. Le sue attività sono quindi rivolte alla persona e al suo ambiente di vita. Deve soprattutto saper svolgere attività di aiuto attraverso interventi igienico-sanitari e di carattere sociale, quindi:

  • Lavora con il personale sanitario e sociale e contribuisce al progetto assistenziale rivolto alla persona;
  • Osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni che possono danneggiare ulteriormente la persona in difficoltà;
  • Aiuta la persona e la sua famiglia ascoltandoli, osservandoli e comunicando;
  • Assiste ed aiuta la persona nelle attività quotidiane di igiene personale e di governo della casa;
  • Realizza attività semplici in aiuto alle attività infermieristiche e tecnico-sanitarie;
  • Si occupa di favorire le relazioni tra le persone e nei gruppi, anche attraverso attività di animazione.

Per questo collabora con altri operatori professionali che lavorano in servizi che si occupano di assistenza sanitaria e sociale.

L’OSS può andare ad occupare una posizione relazionale privilegiata: da un lato si trova a  stretto contatto con il paziente e i suoi familiari, dall’altro è il referente dell’IP e del medico di medicina generale.

Egli può trovarsi a far da tramite tra pazienti, famiglie, infermiere e medico di famiglia, individuando i bisogni reali e discutendo in un rapporto d’equipe l’utilità e il calendario degli interventi a casa.

È proprio in virtù di questa delicata e “strategica” posizione che l’OSS si potrebbe trovare a rivestire un ruolo significativo nell’assistenza domiciliare.

Conclusioni:

Quest’anno abbiamo notato un aumento massiccio della richiesta di personale sanitari e parasanitario, ed in seguito alle vostre numerose richieste abbiamo riaperto le iscrizioni per il corso di Operatore Socio Assistenziale(OSA), propedeutico per la riqualifica in Operatorio Socio Sanitario(OSS) e consentire eventualmente l’iscrizione al corso di Riqualifica O.S.S. 

Per info sul corso clicca qui : Info Corso O.S.A